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Il Villaggio Operaio Leumann è indubbiamente un complesso importante per molti aspetti. E’ un documento storico sullo sviluppo industriale nel nostro paese, è un documento architettonico sulle concezioni ideologiche degli ingegneri igienisti di fine ‘800, è un documento sociologico sulle relazioni sociali e altro ancora.

La Storia

Il Villaggio fu edificato tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900 ai lati dell’omonimo cotonificio su progetto dell’ing. Pietro Fenoglio, ideatore delle più significative opere in stile liberty a Torino.

Fu concepito per essere del tutto autonomo: infatti oltre alle abitazioni per gli operai e gli impiegati, per lo più villette ad un piano con relativo giardino e orto, comprendeva un Convitto per le Operaie gestito da suore, l’edificio dei Bagni, il Teatro, l’Ambulatorio, l’Ufficio Postale, la Stazionetta del treno, l’Albergo, il Nido, la Scuola Materna ed Elementare, la Chiesa, il Circolo per gli Impiegati ed uno Spaccio Alimentare.

Sorse in un’area quasi disabitata, ma che offriva condizioni privilegiate per l’impianto di un opificio per il costo relativamente basso del terreno, per la presenza di corsi d’acqua e della ferrovia.

Il cotonificio ha continuato la propria attività produttiva dal 1875 fino al 1972 quando chiuse in seguito ad una grave crisi del settore tessile.

Nelle intenzioni dei proprietari vi era il desiderio di vendere tutta l’area, nel tentativo di mettere in campo un’operazione speculativa. Intervenne allora il Comune di Collegno che riuscì ad acquistare il complesso del Villaggio, ad esclusione dell’area della fabbrica, utilizzando la legge regionale 167 relativa all’edilizia popolare.

Tutti gli abitanti conservarono le loro case vita natural durante; nel momento in cui un appartamento si libera, viene assegnato al primo della lista delle case popolari. 

Le abitazioni sono ancora utilizzate come tali e gli edifici che ospitavano servizi hanno ancora una funzione pubblica: infatti,  Il Convitto delle Operaie ospita la Biblioteca Civica, l’Albergo è sede di associazioni, la Stazionetta è utilizzata per iniziative rivolte ai giovani,  il locale dei Bagni ospita il Centro Anziani, il teatro è stato trasformato in unità abitative.

L’Ufficio Postale, la Scuola e la Chiesa mantengono invece la funzione originaria.

Un ulteriore passo è stato fatto nel 2009 con l’allestimento realizzato dall’Arch. Alessandro Mazzotta e con gli arredi forniti dai soci della Associazione Amici della Scuola Leumann, della Casa-Museo nei locali messi a disposizione dal comune di Collegno. 

Si tratta di un “progetto pilota” e della prima esperienza di questo genere in un villaggio operaio.